ESCURSIONI MONTAGNARD Cultura
Certosa di Monte Benedetto (Villar Focchiardo)
La Certosa di Monte Benedetto in primavera |
note
Località di partenza: Certosa di Banda
Dislivello: mt. 530 c.ca
Tempo di salita: 1 ora e 45 minuti dalla Certosa di Banda alla Certosa di Montebenedetto
Tempo di discesa: 2 ore c.ca dalla Certosa di Montebenedetto alla Certosa di Banda.
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n°4 Bassa valle di Susa Musinè Val Sangone Collina di Rivoli Fraternali Editore
Questo bellissimo anello inizia alla Certosa di Banda, località posta in una magnifica posizione appena sopra Villarfocchiardo in valle Susa. Oggi purtroppo si trova in completo stato di abbandono pur avendo avuto uno splendido passato. Di qui si sale alla superiore Certosa di Montebenedetto, complesso monastico di grande bellezza di proprietà della Regione Piemonte, che merita essere visitato. Ci si porta poi verso lampio solco del torrente Gravio, che si supera, raggiungendo la borgata di Adret da dove si ridiscende alla Certosa di Banda percorrendo un lungo tratto del bellissimo sentiero 512, sempre ben segnato e segnalato.
Dislivello: mt. 530 c.ca
Tempo di salita: 1 ora e 45 minuti dalla Certosa di Banda alla Certosa di Montebenedetto
Tempo di discesa: 2 ore c.ca dalla Certosa di Montebenedetto alla Certosa di Banda.
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n°4 Bassa valle di Susa Musinè Val Sangone Collina di Rivoli Fraternali Editore
Questo bellissimo anello inizia alla Certosa di Banda, località posta in una magnifica posizione appena sopra Villarfocchiardo in valle Susa. Oggi purtroppo si trova in completo stato di abbandono pur avendo avuto uno splendido passato. Di qui si sale alla superiore Certosa di Montebenedetto, complesso monastico di grande bellezza di proprietà della Regione Piemonte, che merita essere visitato. Ci si porta poi verso lampio solco del torrente Gravio, che si supera, raggiungendo la borgata di Adret da dove si ridiscende alla Certosa di Banda percorrendo un lungo tratto del bellissimo sentiero 512, sempre ben segnato e segnalato.
Il ponte che si attraversa poco prima di arrivare alla Certosa |
descrizione
Superata la grande rotonda posta poco prima dellabitato di Borgone, la statale 24 si porta sullopposta sponda della Dora riprendendo la corsa verso lalta valle. Poco oltre la successiva rotonda, dove si trova la
Cascina Roland, troviamo le indicazioni per il parco Orsiera-Rocciavrè, la
Certosa di Montebenedetto e per la Certosa di Banda. Si prende a sinistra e la
strada sale portandosi poi verso il torrente Gravio che si supera su uno
stretto ponte sempre seguendo lindicazione per la
Certosa di Banda. Un lungo traverso e alcune svolte in moderata ascesa
permettono di uscire sugli aperti pascoli del Pian Focero. Si piega a destra, lasfalto diventa uno sterrato, e presto si raggiungono le poche
case strette intorno a quello che era il complesso monastico della certosa di
Banda dove si lascia lauto nei pressi di un porticato adiacente le case.
Trovata la traccia si prosegue oltre lungo lo stradello che poi piega a
sinistra portandosi verso il bosco. Sempre mantenendosi verso lalto, si trova salendo lindicazione del sentiero 512 segnato direttamente sulla roccia.
Ora ci si alza per un po nel castagneto in moderata ascesa sino a che non si
raggiunge un segnalato bivio dove si lascia la traccia di destra che prosegue
per Adret per continuare lungo il sentiero 523, sulla sinistra, che prosegue in
piano e che è contrassegnato da tacche giallo-blu sempre più sbiadite. Da
questo bivio passeremo ritornando. Per intanto si prosegue lungo la traccia che
si porta in piano verso il torrente Gravio che si supera su un ponticello di
tronchi. Si affronta ora un lungo tratto ascendente nella chiusa faggeta
superando subito un tratto attrezzato nei pressi di una zona franata. La
traccia prosegue assai ripida, con ripetuti tornanti che attenuano lascesa, presto trovando un nucleo di case in totale abbandono.
Così continuando si raggiunge poi la dorsale che separa i due versanti
percorrendo sempre un ripido tratto. Alcune svolte finali immettono poi su un
ampio pianoro erboso che si risale verso monte tenendosi sul lato destro presto
ritrovando la traccia che salza lungo il
versante con alcune svolte intervallate la lunghi traversi sino a che non si
perviene alla grande conca prativa che anticipa la Certosa. La traccia,
diventata un ampio sterrato, percorre ora un lungo tratto in piano sotto lestesa dorsale posta sulla destra sino a che alla fine non si
perviene ad un pilone, presso le case di Grangia, dove in basso i due sentieri,
il 523 che abbiamo percorso e il 524 che poi percorreremo, sono chiaramente
segnalati. Si lascia per un momento la traccia per portarsi verso il complesso
della certosa di Montebenedetto mt. 1149. Attraversato il rio Molesecco su un
caratteristico ponte in muratura, subito si trovano vari edifici tra i quali la
chiesa in stile romanico. Sempre aperta, allinterno una serie di pannelli esplicativi illustrano la storia
delle certose. Una visita è dobbligo.
1 ora e 45 minuti c.ca dalla certosa di Banda.
Ritornati al pilone si prende ora il sentiero 524 che risale a svolte laperto pendio portandosi poi alla sommità della dorsale oltre la quale inizia un lungo tratto discendente verso il fondo dove scorre impetuoso il torrente Gravio che si supera su un ponte di tronchi. Poi si continua in piano paralleli ad una canaletta, ora intubata, che deriva le acque del torrente per portarle verso i prati di Adret. Raggiunta questa caratteristica borgata, allo slargo dove termina la strada asfaltata che sale da fondovalle, troviamo subito altre indicazioni tra le quali il sentiero 512 che ora dobbiamo percorrere verso valle. Questo è lunico tratto nel quale occorre porre un minimo di attenzione per evitare di finire sulla strada sbagliata. Subito si scende abbassandosi lungo i soliti muretti che costeggiano la traccia trascurando subito dopo una sulla destra appena oltre una casa in abbandono. Poi si supera una stradina e, al successivo bivio, si prende a sinistra dove su un albero troviamo lindicazione del sentiero 512 per Banda. Si prosegue per poco, poi la traccia piega a destra raggiungendo un incrocio. A sinistra il sentiero 513 porta verso Città per proseguire poi per Pian Cervetto e oltre, mentre diritti si scende verso le case di Ravoira, non segnalate. Bisogna prendere invece verso destra seguendo lindicazione del sentiero 512 per Banda. Inizia qui il bellissimo tratto discendente che alla fine ci porterà al bivio nel castagneto sopra la certosa di Banda. Levidente e sempre segnata traccia percorre allinizio il lunghissimo tratto in piano posto sotto il Truc Terrazze costeggiando i soliti muretti che la delimitano; poi comincia a scendere, sempre moderatamente, presto raggiungendo un nucleo di case in abbandono, meno una. Oltre si prosegue sempre scendendo nel castagneto presto trovando uno stradello, dove ci si immette, per abbandonarlo subito dopo seguendo le successive indicazioni. Si raggiungono così le case di Pian Champ, in totale abbandono per poi proseguire oltre raggiungendo di seguito unaperta dorsale, con bella vista sui monti e sul sottostante incassato torrente Gravio, che anticipa di poco il bivio incontrato nel percorso di salita. Non resta che scendere ripercorrendo laccidentato stradello nel castagneto sino alle case di Banda, chiudendo così lanello.
2 ore c.ca dalla Certosa di Montebenedetto.
1 ora e 45 minuti c.ca dalla certosa di Banda.
Ritornati al pilone si prende ora il sentiero 524 che risale a svolte laperto pendio portandosi poi alla sommità della dorsale oltre la quale inizia un lungo tratto discendente verso il fondo dove scorre impetuoso il torrente Gravio che si supera su un ponte di tronchi. Poi si continua in piano paralleli ad una canaletta, ora intubata, che deriva le acque del torrente per portarle verso i prati di Adret. Raggiunta questa caratteristica borgata, allo slargo dove termina la strada asfaltata che sale da fondovalle, troviamo subito altre indicazioni tra le quali il sentiero 512 che ora dobbiamo percorrere verso valle. Questo è lunico tratto nel quale occorre porre un minimo di attenzione per evitare di finire sulla strada sbagliata. Subito si scende abbassandosi lungo i soliti muretti che costeggiano la traccia trascurando subito dopo una sulla destra appena oltre una casa in abbandono. Poi si supera una stradina e, al successivo bivio, si prende a sinistra dove su un albero troviamo lindicazione del sentiero 512 per Banda. Si prosegue per poco, poi la traccia piega a destra raggiungendo un incrocio. A sinistra il sentiero 513 porta verso Città per proseguire poi per Pian Cervetto e oltre, mentre diritti si scende verso le case di Ravoira, non segnalate. Bisogna prendere invece verso destra seguendo lindicazione del sentiero 512 per Banda. Inizia qui il bellissimo tratto discendente che alla fine ci porterà al bivio nel castagneto sopra la certosa di Banda. Levidente e sempre segnata traccia percorre allinizio il lunghissimo tratto in piano posto sotto il Truc Terrazze costeggiando i soliti muretti che la delimitano; poi comincia a scendere, sempre moderatamente, presto raggiungendo un nucleo di case in abbandono, meno una. Oltre si prosegue sempre scendendo nel castagneto presto trovando uno stradello, dove ci si immette, per abbandonarlo subito dopo seguendo le successive indicazioni. Si raggiungono così le case di Pian Champ, in totale abbandono per poi proseguire oltre raggiungendo di seguito unaperta dorsale, con bella vista sui monti e sul sottostante incassato torrente Gravio, che anticipa di poco il bivio incontrato nel percorso di salita. Non resta che scendere ripercorrendo laccidentato stradello nel castagneto sino alle case di Banda, chiudendo così lanello.
2 ore c.ca dalla Certosa di Montebenedetto.
Nota Aggiuntiva: Presso la Certosa di Montebenedetto è attivo un nuovo posto tappa allestito dalla Regione Piemonte e gestito dai margari, presso il quale si può sostare. Ad un ampio locale ad uso refettorio-cucina si aggiungono stanze da 5-6 per complessivi 23 posti. Aperto dal 1 giugno (anche prima) al 31 ottobre, si può fare la prenotazione presso Ente Parco telefonando al numero 012247064.
Per visite organizzate contattare Associazione professionale MONTAGNARD
http://montagnard-associazione.blogspot.it/